Peace of mind (2020, 40x50)

Durante il primo lockdown nella primavera del 2020, il mio lavoro subì un arresto. Molte delle aziende per cui traducevo erano in stallo, chiuse.

Dopo qualche settimana mi preoccupai e chiesi a un amico traduttore se conosceva una persona a Torino in grado di installare un software che prevedibilmente mi avrebbe  permesso di procacciarmi altro lavoro.

Non sono amica della tecnologia. Ebbi un contatto, ci incontrammo, fece tutto il delicato e complicato lavoro sacrificando ore preziose del suo poco tempo libero.

Volevo pagarlo, mi disse magari un vino. Io pensai di comprare una bottiglia o due da una decina di euro… Non sapevo che aveva una passione per il vino!

Andò bene perché cambiò idea e mi chiese un quadro. Di lui sapevo poco, era alto e bello, era sempre in corsa contro il tempo, sembrava stressato, era del segno del leone.

Il risultato fu questo augurio.

Poi mi sarei innamorata.