Un amico mi prestò un libro potente, Split Tooth di Tanya Tagaq.
Lo lessi in quella dimensione di insolita introspezione scevra dalle ansie da prestazione sociale che fu per me la primavera del 2020, e mi rimase profondamente impresso.
Mi è impossibile riassumerlo, ma uno degli aspetti più forti che tratta è la nostra connessione e immersione in un mondo altro, che la maggior parte delle volte non vediamo o percepiamo perché disabituati a farlo ormai da tanto tempo.
Com’è scritto nel libro, ignoriamo il mondo spirituale in cui siamo immersi. Come le onde radio, non riusciamo a vederlo, ma è ovunque.
Con i nostri corpi imprigionati nella materia, abbiamo dimenticato come vedere. Tuttavia, questa conoscenza può essere veicolata da un animale.
Alcuni mesi dopo, nel corso di un lavoro su un set cinematografico sul lago d’Orta, incontrai una persona con cui si creò subito una connessione.
Vide una foto del quadro e mi disse che per una serie di coincidenze che avevano dell’incredibile, era fatto apposta per sua sorella.
La Raven Queen Unfinished – perché secondo me era non-finita – ha sorvolato l’oceano ed è ora a casa della sorella a New York.